martedì 7 febbraio 2012

S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl (2007)

S.T.A.L.K.E.R. è stato una piacevole sorpresa che non verrà facilmente dimenticata.
Nel continuo recupero di videogames ormai non più nuovissimi, l'avevo in lista da tempo e finalmente l'ho giocato e finito.
L'inizio lascia un po' così, vuoi per l'impatto con la grafica, bellina ma un po' datata e spartana (è un gioco uscito nel 2007, ma ha avuto una gestazione lunga e di fatto ci hanno lavorato dagli inizi degli anni 2000), vuoi per il fatto che, nonostante un po' di patch, ha ancora bachi di qua e di là, vuoi per la pessima gestione della mappa o forse perchè all'inizio ti sembra di essere debolissimo e indifeso con le tue pistoline quasi inutili in un mondo pieno di insidie.
Però, però... Si va avanti con le missioni immersi in questo mondo bizzarro ed ostile, e quando finalmente si riesce a mettere le mani su un paio di armi decenti (nel mio caso è stato in occasione dell'entrata ad Agroprom), l'esperienza decolla letteralmente. Gli scontri a fuoco diventano adrenalinici perchè l'IA dei nemici è dannatamente valida, si impara a sfruttare l'ambiente a proprio vantaggio e l'esplorazione diventa un piacere.
La storia non è niente di che, sul pre-finale (parlo del vero finale) il pippone esplicativo dello scienziato di turno lascia un po' interdetti.
Ma la vera forza del gioco è quell'atmosfera speciale che lo contraddistingue, si è immersi in una perenne sensazione di vulnerabilità vagando nei resti di una Chernobyl fantasma accuratamente ricostruita tra rovine e carcasse di automobili, in balia di radiazioni, zone pericolose e animali selvatici. L'area è molto grande, ha molti posti da esplorare e volendo, ci sono un buon numero di sottomissioni da portare a termine (ne ho fatte alcune, purtroppo per la maggiorparte non sono particolarmente divertenti). 

S.T.A.L.K.E.R. è stato realizzato dalla GSC, una software house ucraina che sfortunatamente negli ultimi tempi non se l'è passata benissimo e ha chiuso i battenti: un gran peccato, vista la passione profusa nei progetti di cui si è occupata. Questo a detta di tutti rimane il suo vertice creativo, e vi assicuro, nonostante alcuni aspetti negativi che indubbiamente ci sono, resta un FPS sui generis e un'esperienza memorabile.
D'altra parte, un gioco ispirato da uno dei miei film preferiti, capolavoro di Tarkovskij, non poteva non avere fascino.

PRO:
- Atmosfera fantastica
- Combattimenti divertenti, ottima IA dei nemici
- Anche se la storia non è favolosa, le vicende a cui partecipiamo attivamente sono sempre stimolanti
- Il livello del lab X16 fa rizzare i peli della schiena
- Molto belli alcuni finali alternativi

CONTRO:
- Nonostante patch su patch in tutti questi anni, ci sono ancora bug (ne ho incontrati 3 bloccanti). Non oso pensare come potesse essere all'inizio (leggo di gente che l'ha mollato quasi subito, ai tempi)
- Gestione mappa abbastanza schifosa
- Va bene l'inventario con un limite di peso, aumenta il senso di realtà, ma così è davvero scomodo (50 Kg si riempiono subito, soprattutto se sono necessarie anche le scorte di cibo e antiradiazioni e cazzi e mazzi)
- Le bombe pesano in borsa e quando è il momento di usarle scopri che fanno pochissimo danno (a meno di lanciarne 3 alla volta)
- Si poteva evitare la dinamica di dover prelevare le armi dei nemici e metterle in inventario solo per impadronirsi dei proiettili. Una seccatura
- Ogni tanto ti arrivano in mano armi fighissime, ma di fatto non puoi usarle perchè non si trovano proiettili (es. Il lanciarazzi) o non puoi portarle in giro per via del peso
- Missioni secondarie un po' banalotte per la maggiorparte
- Traduzioni dal russo a volte sì a volte no (mah?)

Un'altra interessante analisi la trovate qui

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