venerdì 13 luglio 2012

Brothers in Arms: Hell's Highway (2008)

Tra la moltitudine di giochi ambientati nella seconda guerra mondiale di cui ormai il mercato è abbastanza saturo, Brothers in Arms è indubbiamente (o meglio, è stata)  una delle serie più interessanti.
Ciò che la differenzia dai vari Medal of Honor, Call of Duty e compagnia è il fatto che, al posto di andare all'arrembaggio con bava alla bocca e 20 armi diverse sparando a tutto ciò che si muove, impersonifichiamo un sergente al comando di un manipolo di uomini che dobbiamo gestire nel modo migliore in modo da creare diversivi, distrarre il nemico e riuscire ad avanzare tentando di sorprendere l'avversario. Avendo sempre ben chiaro il ruolo e la posizione di ogni squadra (esattamente come farebbe un buon sergente), ci si muove solo al momento opportuno sfruttando coperture offerte da edifici, barricate e detriti sul campo di battaglia. In questi giochi l'approccio alla Rambo equivale sempre a morte certa e rapida.
L'impostazione scelta da BiA, pur non facendo mancare l'azione adrenalinica, sposta il gioco su una dimensione strategica che rende tutto molto più interessante e coinvolgente (nonchè realistico), proprio perchè ogni metro conquistato è il frutto non solo di slanci eroici pistola in pugno, ma anche di scelte gestionali ponderate. Aggiungiamo a questo una trama matura e "cinematografica" - efficace anche se forse un po' retorica - con cutscene recitate da ottimi attori, e il risultato è un bel gioco solido, ben fatto e che diverte.
Peccato solo per qualche sbavatura su un paio di aspetti, ma nel complesso è decisamente da pollice su.

PRO:
- Continua ottimamente la serie di BiA, con la componente strategica in primo piano
- Bella storia di guerra, ben raccontata, praticamente un film
- Grande attenzione ai dettagli
- Ottimo comparto sonoro, recitazione al top

CONTRO:
- Un po' ripetitivo alla lunga. Una volta capita l'antifona, gli schemi di attacco possono rimanere gli stessi un po' per tutte le occasioni
- L'intelligenza artificiale non è un granchè. Purtroppo i soldati, una volta raggiunta una postazione tendono a mantenerla in qualunque circostanza. Anche negli ambienti piccoli si limitano a difendere un'area, non ti vengono mai incontro, non riservano grosse sorprese
- Il comparto grafico è decente e le cutscene sono ben dirette ma purtroppo le animazioni facciali dei personaggi sono praticamente a zero, sembra di vedere interagire dei manichini che si guardano. Un vero peccato
- A volte si ha la sensazione di essere molto guidati: non si può non notare che il passaggio è lì proprio perchè si vuole suggerire al giocatore di imboccarlo, o che la macchina abbandonata là davanti è l'unica copertura possibile per il cecchino che sta tentando di farvi la pelle

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