martedì 27 dicembre 2011

Prince of Persia (2008)

Ed eccoci al quarto capitolo di questa nuova tornata di giochi basati sul glorioso gioco di Mechner che ha visto la luce nel 1989.
Un bizzarro nuovo capitolo c'è da dire, perchè è completamente slegato dai precedenti, perchè il principe non è un principe (ma in compenso c'è una principessa che è tutt'altro che in attesa di essere salvata e anzi ha un ruolo fondamentale durante tutto il gameplay), perchè non c'è più il controllo sul tempo, perchè la grafica è in cel shading e questo gli dà un aspetto cartoonoso - a volte giocando si ha la sensazione di partecipare attivamente ad un film di animazione.
E' un gioco completamente scriptato, basato sul "premi il tasto X al momento Y. Se premi X al momento Y+1 sei fregato", ha alcune scelte originali ma ha anche tanti difetti.

PRO:
- Grafica molto bella, ottimo lavoro di design e animazioni fluidissime
- Grande sensazione di dinamicità, belle le combo dei due protagonisti durante i combattimenti
- Ottima colonna sonora cinematografica
- A volte i dialoghi sono piuttosto divertenti
- In pratica non si muore mai, e in un gioco di piattaforme il fatto di non dover continuamente fare salva/carica personalmente lo vedo come un bene
- Bel finale aperto, maturo e per nulla scontato

CONTRO:
- E' veramente un gioco per consolari: indispensabile il pad, è guidatissimo in ogni cosa, i pochi enigmi sono tutti molto accessibili
- Non si sente per nulla l'atmosfera mediorientale: lei sembra una modella di Chanel e lui parla come uno yankee con lo skateboard ("Ehi Ahriman! You're about to lose!" Ma dai, ziobono...)
- Gli ambienti sono vastissimi e per quanto belli, desolati. Non si incontra nessuno, né animali, né altri personaggi. Dovrebbe essere la Persia, sembra di giocare su un altro pianeta
- La storia è una puttanata
- I combattimenti sono pochi, poco coinvolgenti e quasi tutti verso boss di fine livello. Coreografici, ma noiosi da subito
- Lo schema di gioco è sempre terribilmente uguale, alla lunga risulta pallosetto e parecchio ripetitivo
- L'idea di sbloccare i livelli ritornando su ambienti già conosciuti per collezionare le stelline luminose manco fossimo in SuperMario è un'idea bislacca implementata peggio perchè accresce ulteriormente la noia
- Come dicevamo non si muore mai: se nelle fasi platform ciò può essere un bene, nei combattimenti ammazza completamente la tensione

Nel complesso non è proprio da buttar via se lo si prende per quello che è, ossia un fumettone natalizio che intrattiene scimmiottando i blockbuster cinematografici. Però togliendo l'indiscutibile bellezza del comparto grafico/sonoro risulta il capitolo meno interessante del nuovo corso.
Alcuni bei momenti li ha, c'è da dire però che di annoiarmi con un PoP finora non mi era ancora successo.

Nessun commento:

Posta un commento